Le nanoparticelle cavallo di Troia” uccidono le cellule tumorali senza farmaci
Trattamento efficace del cancro: gli scienziati sviluppano un innovativo meccanismo "cavallo di Troia" Gli scienziati alla ricerca di metodi più efficaci per curare il cancro hanno recentemente fatto un notevole passo avanti. Hanno sviluppato un nuovo meccanismo per introdurre nanoparticelle antitumorali nelle cellule tumorali. Questo meccanismo si basa sul principio del “cavallo di Troia” dell’antica mitologia greca, in cui le nanoparticelle si mascherano da amminoacidi apparentemente innocui e provocano così la distruzione delle cellule tumorali. Questo metodo innovativo prevede il nano-pPAAM, una nanoparticella con un diametro di soli 30 nanometri. Queste particelle ultra-piccole sono impregnate di un amminoacido specifico chiamato L-fenilalanina, che è responsabile...
Le nanoparticelle cavallo di Troia” uccidono le cellule tumorali senza farmaci
Trattamento efficace del cancro: gli scienziati sviluppano un meccanismo rivoluzionario del “cavallo di Troia”.
Gli scienziati alla ricerca di metodi più efficaci per curare il cancro hanno recentemente fatto un notevole passo avanti. Hanno sviluppato un nuovo meccanismo per introdurre nanoparticelle antitumorali nelle cellule tumorali. Questo meccanismo si basa sul principio del “cavallo di Troia” dell’antica mitologia greca, in cui le nanoparticelle si mascherano da amminoacidi apparentemente innocui e provocano così la distruzione delle cellule tumorali.
Questo metodo innovativo prevede il nano-pPAAM, una nanoparticella con un diametro di soli 30 nanometri. Queste particelle ultra-piccole sono impregnate di un amminoacido specifico chiamato L-fenilalanina, che è fondamentale per la crescita delle cellule tumorali. Le cellule tumorali assorbono inconsapevolmente questo amminoacido e permettono alla nanoparticella di penetrare nella loro struttura. Ciò alla fine porta le cellule tumorali all’autodistruzione.
L'efficacia di Nano-pPAAM è stata ampiamente testata in laboratorio. Ha ucciso circa l’80% delle cellule tumorali del seno, della pelle e dello stomaco, un tasso paragonabile a quello di alcuni farmaci antitumorali attualmente utilizzati. Inoltre, è stato osservato che la crescita del tumore era ridotta di circa il 60% nei topi a cui erano state impiantate cellule di cancro al seno umano triplo negativo.
Il professore assistente Dalton Tay della Nanyang Technological University Singapore (NTU Singapore), coinvolto nello studio, sottolinea l'importanza di questo nuovo approccio: "Il nostro approccio consisteva nell'utilizzare il nanomateriale come farmaco piuttosto che come trasportatore di farmaci. Le proprietà selettive e di uccisione del cancro del nano-pPAAM sono intrinseche e non hanno bisogno di essere attivate da stimoli esterni per essere "attivate". La L-fenilalanina agisce come un “cavallo di Troia” – un rivestimento che maschera la nanoterapia all’interno”.
Questo approccio innovativo offre opportunità promettenti per il trattamento dei tumori che non rispondono alle terapie convenzionali come la chemioterapia. I tumori che hanno sviluppato resistenza ai farmaci attualmente disponibili possono ancora essere suscettibili all’approccio del “cavallo di Troia” perché ha un meccanismo d’azione diverso.
I ricercatori della NTU Singapore mirano ora a ottimizzare ulteriormente la progettazione del nano-pPAAM per colpire meglio tipi specifici di cancro e aumentare la sua efficienza nella lotta contro i tumori. Sebbene siano ancora necessari ulteriori perfezionamenti e test, i risultati preliminari mostrano il potenziale significativo di questo metodo per migliorare il trattamento del cancro e dare speranza a coloro che lottano con questa malattia.
Dato che il cancro è un grave problema sanitario globale, progressi come questo sottolineano l’importanza della ricerca e dell’innovazione continue. L'approccio innovativo di NTU Singapore potrebbe rappresentare un cambiamento di paradigma nel trattamento del cancro, inaugurando potenzialmente una nuova era di terapie antitumorali più efficienti e mirate.
Fonti:
– Nanyang Technological University Singapore (NTU Singapore): la nanomedicina “cavallo di Troia” potrebbe distruggere le cellule tumorali senza l’uso di farmaci
– IFL Science: le nanoparticelle “cavallo di Troia” possono uccidere le cellule tumorali