riferimento
Ganji V, Milone C, Cody MM, McCarty F, Wang YT. Le concentrazioni sieriche di vitamina D sono associate alla depressione tra i giovani adulti negli Stati Uniti: il terzo National Health and Nutrition Examination Survey.Int Arch MeD.2010;3:29.
progetto
Questo è un ampio studio trasversale sulla popolazione. Il campione di studio comprendeva inizialmente 18.875 partecipanti. La dimensione finale del campione comprendeva 7.970 partecipanti civili statunitensi non istituzionalizzati di età compresa tra 15 e 39 anni dopo l'esclusione per gravidanza e allattamento. Sono state misurate le concentrazioni sieriche di vitamina D ed è stata eseguita una valutazione diagnostica della depressione utilizzando il Diagnostic Interview Schedule (DIS).
Risultati chiave
Gli autori hanno trovato una connessione diretta tra la carenza di vitamina D e la variabile depressione. La prevalenza di concentrazioni sieriche di vitamina D subottimali (<75 nmol/L) era di circa il 50% e il 20% era inferiore a 50 nmol/L.
Una prevalenza maggiore è stata riscontrata nelle donne, nei neri non ispanici, in quelli con un indice di massa corporea più elevato, in quelli con un reddito più basso, nei residenti urbani e in quelli che vivono nel sud.
restrizioni
La raccolta dei dati è avvenuta in mesi diversi: estate nel nord-est e nel Midwest e inverno nel sud. Ciò potrebbe modificare in modo significativo la prevalenza della carenza di vitamina D identificata.
Effetti sulla pratica
Il ruolo della vitamina D nella depressione non è completamente compreso. Potrebbe svolgere un ruolo nella regolazione dei neurotrasmettitori e dell’attività ossidativa correlata al metabolismo del glutatione.1Questo ampio studio sulla popolazione ha osservato una probabilità significativamente più elevata di depressione nei soggetti con carenza di vitamina D. Sebbene sia necessario condurre ricerche future per valutare la causalità, i medici possono ancora valutare i livelli individuali di vitamina D nei pazienti con depressione e trattare di conseguenza.
